Osservavo silente la sua pelle delicata e scura da una rispettosa lontananza
Denotavo i movimenti sensuali e invitanti della sua sicurezza ferrea propria da una persona consapevole
Anelavo sentirmi parte dell’altra persona attraverso un immaginario abbraccio fraterno o un remoto desiderio di scambio carnale
Immaginavo la mia vita al suo fianco e le notte in veglia a contemplare la bellezza che emanava
Promettevo sentirmi libero davanti a un amore così limpido e disinteressato
Giuravo che questa fosse la mia opportunità per imbarcarmi in un viaggio romantico e luculliano
Contrariavo un pervaso sentimento di condivisione inarrestabile e solipsista
Desideravo sentirmi amato da quel trasecolare essere unico e speciale
Attendevo in serena quiete l’ora del giorno che decifrassi il mio pleonastico amore
Sentivo i tuoi passi fermi augurandomi fosse il momento adeguato da dichiararmi
Pazientavo rispettandoti scongiurandomi che il sentimento fosse reciproco e meditabondo
Aprivo il mio cuore develando lapalissiana umiltà di pensiero e anima
Comprimevo le mie tensioni amandoti in silenzio mentre decomprimevo il mio cuore afflitto non corrisposto
Proiettavo i miei desideri su di te aspettando che un giorno mi notassi
Ammiravo il tuo spirito libero e coraggioso nel rendere tutto quanto bello e facile
Comprendevo la tua maniera restia di permettere essere invaso dall’amore capriccioso e testardo
Fraternizzavo con te a ogni passo della mia esistenza senza senso senza di te
Attraversavo il tuo aspetto esteriore per nutrirmi da quella generalità interiore antitesi estrema di un essere smargiasso
Osservo denotando un anelo immaginario che prometteva un giuramento contrariato con un sentimento atteso di sensazioni paziente che aprivano un comprimere e decomprimere proiettato d’ammirazioni e comprensioni fraterne attraverso il tuo amor
Se tan solo sapessi quel che sento per te potrei dedicarmi ad amarti invece di desiderarti tanto amor mio.
Manuel Otero Martí